Pink Floyd / The Wall   -   Confronto tra quattro incisioni

 

Dal forum di Videohifi

(http://www.videohifi.com/forum/topic.asp?whichpage=7&ARCHIVEVIEW=&TOPIC_ID=148211)

 

Posted - 05/09/2010 :  01:04:07


Allora: ecco alcune delle analisi che ho fatto oggi (sono state parecchie di più di quelle che pubblico, ma mi limito a queste per non mettere troppa carne al fuoco).

Il confronto viene fatto sui trenta secondi estratti dalle tre versioni di The Wall rippate da CD, più il sample 44.1/16 acquisito dal nastro oggetto del thread.

Le versioni su CD sono, come detto, il doppio disco Harvest originale e la compilation "Echoes" del 2001) più il CD OMR, del quale Paolo mi ha gentilmente messo a disposizione gli stessi trenta secondi per effettuare questo confronto.

Di seguito il disco Harvest verrà indicato come "1", Echoes come "2", il sample dal nastro come "3" e l'OMR come "4".

Non mi dilungherò qui sulle mie differenti sensazioni d'ascolto tra le tre versioni, perché sono già state evidenziate dagli altri intervenuti e mi ci ritrovo più o meno perfettamente. Qui approfondirò invece alcuni dettagli tecnici.

Come già detto, il 4° brano del CD originale ("The Happiest Days of Our Lives") mi è servito come riferimento. I suoi primi trenta secondi contengono gli otto colpi di basso/batteria che iniziano subito dopo l'elicottero, più l'attacco iniziale del tema successivo.
Dalle altre due versioni dei brani e dal sample del nastro ho rippato gli stessi, identici trenta secondi.


Prima considerazione:
La lunghezza effettiva dei tre spezzoni da CD è diversa. Intendo dire che, tagliando certosinamente (al millisecondo o anche meno) l'inizio e la fine dei tre brani (dal primissimo attacco del primo degli otto colpi iniziali, fino all'attacco di un altro colpo di basso/batteria che si trova al 32° secondo dall'inizio), le tre versioni non hanno la stessa durata.
La N°1 è lunga 32,32 secondi, la N°2 32,38 secondi e la N°4 32,33. In pratica la N°4 dura 10 millisecondi in più della N°1; la N°2, che è la più "lenta", ne dura 60 di più.
Penso che ciò sia dovuto alle normali tolleranze di taratura della velocità tra i registratori dell'epoca (quello che ha creato il master originale e tutti gli altri che sono poi stati utilizzati per creare le varie copie da cui sono state tratte queste versioni). Comunque personalmente ritengo che ciò non abbia la minima importanza all'ascolto.
Per la cronaca: lo spezzone tratto dal nastro è il più lungo (32,54 secondi). Il motivo dovrebbe essere lo stesso (tolleranza dei registratori utilizzati fino ad arrivare a quella copia, più la tolleranza del registratore utilizzato per fare quest'ultima acquisizione).


Seconda considerazione:
Il livello delle quattro versioni è decisamente diverso tra loro. La N°1 è la più bassa, la N°2 è la più alta, la N°3 e la N°4 sono a metà strada tra le altre due. Eccole di seguito:

01 - The Wall originale - Forma d'onda.gif

02 - Echoes - Forma d'onda.gif

03 - Sample - Forma d'onda.gif

04 - OMR - Forma d'onda.gif

 

Terza considerazione:
La versione N°2, realizzata con criteri dichiaratamente "audiofili" (come ho ricordato nel mio precedente post).... è ASSURDAMENTE CLIPPATA in più punti !!!
Nel secondo grafico si può vedere nettamente il clipping multiplo, corrispondente al terzo battito dall'inizio del brano:

 

01 - The Wall originale - Terzo battito.gif

 

02 - Echoes - Terzo battito.gif

 

03 - Sample - Terzo battito.gif

 

04 - OMR - Terzo battito.gif

 

Qui ho espanso l'asse dei tempi del secondo grafico per vedere meglio i singoli picchi clippati:

02 - Echoes - Terzo battito espanso.gif

 

Quarta considerazione:
Lo spettro di risposta in frequenza complessiva di questi trenta secondi è abbastanza diverso tra le quattro versioni.
Dal momento che il loro livello relativo è differente, ho comunque normalizzato le quattro forme d'onda a 0 dB prima di ricavarne la curva di risposta in frequenza, così da poterle confrontare più agevolmente.
Eccole qui, su grafico logaritmico 10Hz~22kHz:

 

01 - The Wall originale normalizzato - Analisi in frequenza log.gif

 

02 - Echoes normalizzato - Analisi in frequenza log.gif

 

03 - Sample normalizzato - Analisi in frequenza log.gif

 

04 - OMR normalizzato - Analisi in frequenza log.gif

 

Quinta considerazione:
L'estremo alto della curva di risposta in frequenza è decisamente diverso tra le quattro versioni.
Per valutarlo meglio, ecco qui le tre curve su scala lineare, così da vedere per bene cosa accade sopra i 10~15 kHz:

01 - The Wall originale normalizzato - Analisi in frequenza lin.gif

 

02 - Echoes normalizzato - Analisi in frequenza lin.gif

 

03 - Sample normalizzato - Analisi in frequenza lin.gif

 

04 - OMR normalizzato - Analisi in frequenza lin.gif

E per stanotte mi fermo.... a voi i primi commenti......!

Quirino Cieri (Operatore - Kenwood El. Italia S.p.A.)

 

 

Posted - 05/09/2010 :  10:13:43


quote:



...Adesso però mi ha incuriosito la storia di ECHOES "volutamente audiofilo", cercherò di procurarmelo per il confronto. Sapete per caso se esiste anche in versione SACD ?

Luca Franzesi


Ciao Luca, innanzitutto: non mi risulta esista una versione SACD di Echoes, ma in quadruplo vinile sì.

In realtà sul disco non viene scritto esplicitamente che Echoes è stato concepito con "criteri audiofili", ma... il produttore ha stampato quanto sotto sul risvolto di copertina (e penso che la frase sia presente in tutte le versioni distribuite nei vari mercati, visti anche i riferimenti in merito che si fanno nei link che indico più sotto).

http://www.cieri.net/TheWall/Echoes.gif

Una frase del genere viene totalmente ignorata da almeno nove su dieci delle persone che acquistano i Pink Floyd, perché la stragrande maggioranza degli utenti non è minimamente interessata a questi criteri e probabilmente non capisce una sola parola di quanto vi è scritto.

Quindi, se questa operazione è stata fatta coscientemente, non era (nel 2001) un chiaro invito al "mondo audiofilo" a ricomprare questa versione perché vi avrebbe potuto trovare un nuovo universo di dettagli sonori, di micro/macro dinamica e di quant'altro ci avesse finalmente permesso di apprezzare tutto ciò che, come dice giustamente Antonio, fino a quel momento ci era stato precluso e che ci avrebbe ulteriormente fatto condividere il "flusso emotivo" che ci ha voluto comunicare il gruppo con i suoi lavori ?

Ed invece... a parte il fatto che i 26 brani della compilation sono tutti -volutamente- stati "fusi" tra loro senza spazi tra uno e l'altro con abili operazioni di cross-fade, un po' come fanno i DJ in discoteca (e questo io personalmente non l'ho assolutamente apprezzato, ma si tratta di una mia opinione personale), ed a parte alcuni punti in cui effettivamente ho scoperto un po' di dettagli che nei miei CD originali facevo fatica a sentire o non sentivo affatto, non ho trovato nulla all'ascolto "globale" che mi sia piaciuto: oltre al multi-clipping (che ho scoperto ora strumentalmente) trovo che il suono sia un po' metallico, addirittura compresso, probabilmente riequalizzato in modo diverso nei vari brani, con un effetto globale che non mi è assolutamente piaciuto.

Ma questa, come detto, è una mia opinione. Del resto non posso nemmeno escludere (anche se mi sembra estremamente improbabile) che Echoes esista in più versioni e solo la versione che ho io sia stata realizzata in modo (diciamo così) "non ottimale", mentre l'opera acquistata in Giappone, in Uganda o all'isola di Pasqua apra davvero le porte del Nirvana.... http://www.videohifi.com/forum/icon_smile_big.gifhttp://www.videohifi.com/forum/icon_smile_question.gif

In rete per ora ho trovato un paio di riferimenti in merito ad Echoes ed al "restauro audiofilo" dei suoi brani, ma sicuramente si potrà trovare altro con una ricerca più approfondita:

http://www.soundstage.com/music/reviews/rev395.htm
http://cgi.ebay.it/ws/eBayISAPI.dll?ViewItem&item=230445224694

Quirino Cieri (Operatore - Kenwood El. Italia S.p.A.)

 

 

Posted - 05/09/2010 :  15:03:23


Ecco la seconda parte dei grafici, inclusi quelli effettuati sul sample da nastro (ho aggiornato il mio precedente post inserendoli anche lì, così da facilitare il confronto diretto tra i quattro campioni senza saltare da una pagina all'altra).

Come per gli altri grafici finora pubblicati, non è automatico che le considerazioni effettuate su questo brevissimo intervallo di tempo (30 secondi) possano essere estese all'intero disco; tuttavia abbiamo comunque una base comune oggettiva, su cui esprimere qualche valutazione.

Iniziamo con le consuete statistiche sulla forma d'onda nativa (cioé acquisita dal brano così com'è, non normalizzata), da cui si possono leggere i massimi livelli di picco presenti nei due canali in questi 30 secondi (Peak Amplitude) e la presenza di campioni probabilmente clippati (Possibly Clipped Samples). Anche le quattro voci relative al livello RMS (Minimum, Maximum, Average e Total) sono importanti:

01 - The Wall originale - Statistiche.gif

 

02 - Echoes - Statistiche.gif

 

03 - Sample - Statistiche.gif

 

04 - OMR - Statistiche.gif

 

Passiamo ora all'istogramma, che fornisce una rappresentazione visiva del "contenuto energetico" del segmento in questione. Dal momento però che i quattro brani, come sappiamo, sono stati passati su CD a livelli fondamentalmente diversi, ho preferito prima normalizzarli a 0 dB (cioé portare a livello 0 dB il picco di livello più alto presente nel segmento di trenta secondi) per confrontarli meglio.

Noterete però che anche questo non è sufficiente ad effettuare un vero confronto "alla pari", perché (e questa è la prova definitiva che i quattro lavori sono diversi tra loro per varie ragioni, non solo per il livello relativo o assoluto) si vede chiaramente che il "contenuto energetico" si trova spalmato in punti differenti dei quattro grafici, segno che uno o più dei quattro lavori è stato forse compresso, equalizzato, alterato dinamicamente con curve non lineari, etc.
(Noise gate? Interventi di equalizzazione manuale o di livello, caso per caso ? Compressore o espansore a più soglie di intervento su più bande di frequenza indipendenti? Elaboratori di modifica timbrica tipo gli storici "Aural Exciter" ? Ah, saperlo...).

01 - The Wall originale normalizzato - Istogramma.gif

 

02 - Echoes normalizzato - Istogramma.gif

 

03 - Sample normalizzato - Istogramma.gif

 

04 - OMR normalizzato - Istogramma.gif

 

Vediamo ora due diverse analisi in fase dei quattro spezzoni.

I primi quattro grafici sono relativi all'analisi in fase tramite la cosiddetta "figura di Lissajous". Tenete presente che ognuno dei grafici non è al suo livello originale, ma è stato normalizzato alla massima escursione visualizzabile (per facilità di confronto visivo).

Dal momento che penso non siano in molti a conoscere questo tipo di grafico, preferisco spendere qualche parola in più per permettere di interpretarlo correttamente.

-Se il segnale fosse contenuto solo nel canale destro, vedremmo una singola linea orizzontale al centro dello schermo (da "-1" a "+1", cioé da ovest ad est).

-Se il segnale fosse contenuto solo nel canale sinistro, vedremmo una singola linea verticale al centro dello schermo (da "-1" a "+1", cioé da sud a nord).

-Se i due canali contenessero lo stesso identico segnale musicale monofonico, senza la minima differenza né di ampiezza né di fase, vedremmo una linea diagonale da sud-ovest a nord-est (sovrapposta a quella sottile linea rossa tracciata sullo sfondo, sulla quale si sviluppa il segnale reale che stiamo vedendo).

-Se i due canali contenessero lo stesso identico segnale musicale monofonico di cui sopra, ma il segnale nel canale sinistro fosse invertito di fase (cioé di 180°) rispetto a quello del destro, vedremmo una linea diagonale da nord-ovest a sud-est, anch'essa sovrapposta a quell'altra sottile linea rossa.

In un caso reale come questo, cioé quando si analizza un normale brano musicale stereo di buona qualità, viene visualizzata una figura di Lissajous complessa come quella che vediamo: tanto più la separazione stereo tra i due canali è elevata e/o tanto più esistono differenze di fase tra i due canali, allora tanto più "gonfia" (diciamo così per capirci meglio) sarà la figura risultante. L'importante è che la figura si espanda sull'asse sud-ovest / nord-est, altrimenti vorrebbe dire che tra i due canali esistono differenze di fase o sfasamenti non musicalmente coerenti, magari provocati da problemi vari e non voluti dai musicisti o dai tecnici del suono.

Questo è un tipo di grafico molto usato nelle trasmissioni broadcast (radio/TV), perché è importantissimo in quel contesto assicurarsi che l'audio sia ottimale anche per chi ascolta la trasmissione tramite un ricevitore monofonico.

 

01 - The Wall originale - Analisi in fase normalizzata.gif

 

02 - Echoes - Analisi in fase normalizzata.gif

 

03 - Sample - Analisi in fase normalizzata.gif

 

04 - OMR - Analisi in fase normalizzata.gif

 

Questi altri grafici (analisi in fase "M-S") sono una semplice variante di quelli precedenti, utile per visualizzare con più immediatezza le stesse informazioni. Ogni grafico è semplicemente stato ruotato di 45° in senso antiorario, così da rendersi conto più intuitivamente delle relazioni di fase e di ampiezza tra i canali.

 

01 - The Wall originale - Analisi in fase M-S.gif

 

02 - Echoes - Analisi in fase M-S.gif

 

03 - Sample - Analisi in fase M-S.gif

 

04 - OMR - Analisi in fase M-S.gif

 

 

E' facile vedere che la versione "1" è quella con la minore separazione stereo delle quattro, mentre la "2" ce l'ha forse un po'... esagerata; la "3" e la "4" mi sembrano tutto sommato più equilibrate (e probabilmente migliori, in un contesto di qualità globale).

Penso di aver terminato.

Mi scuso se avrò "asciugato" più di uno, ma è un rischio che si deve correre quando si vuole provare a fare un po' di divulgazione tecnica; del resto chi non è interessato a queste disquisizioni può sempre continuare a pensare che le differenze sonore tra le varie versioni di una stessa opera, ascoltate con il proprio impianto, sono sicuramente dovute ai cavi, oppure alla mancanza di un risonatore di Schumann nell'ambiente d'ascolto, oppure all'olio di squalo spalmato sul CD che non era della densità giusta, etc. etc...... http://www.videohifi.com/forum/icon_smile_wink.gifhttp://www.videohifi.com/forum/icon_smile_big.gifhttp://www.videohifi.com/forum/icon_smile_dead.gif

P.S.: Non riesco a fare a meno di pensare ad una cosa...
Quando nel 2000 o giù di lì hanno realizzato il 'famoso' Echoes, avranno sicuramente fatto un'acquisizione dei vari master originali dei P.F. in 96/24 o in qualità superiore.
E' vero che la qualità dei convertitori A/D è ulteriormente migliorata in questi dieci anni, così come è vero che la scarsa qualità all'ascolto della prima stampa originale Harvest sarà certamente anche dovuta alla scarsa/scarsissima qualità dei convertitori A/D esistenti all'epoca (se confrontati a quelli attuali), ma... prima o poi questi "bravi figlioli" si degneranno di passare quelle acquisizioni dei vari dischi in 96/24 su Blu-Ray audio in PCM lineare, o metterle disponibili per il download Hi-Res, CON LA QUALITA' CHE FINALMENTE SI MERITANO E CHE TUTTI CI ASPETTIAMO (così come hanno ad esempio fatto con i Genesis) ???

Quirino Cieri (Operatore - Kenwood El. Italia S.p.A.)

 

 

Posted - 05/09/2010 :  22:26:05


quote:



...Un'ultima considerazione: dagli spettrogrammi la cosa non sembrerebbe così evidente, ma vi garantisco che la differenza in gamma bassa e sulle voci tra il nastro e il cd originale è veramente impressionante.

Luca Franzesi


Beh, anche se l'analisi è stata fatta solo su 30 secondi dell'intera opera per cui è proprio impossibile fare un serio confronto tra le varie versioni basandosi solo su questi grafici, la differenza tra il CD originale ed il sample 44.1/16 da nastro esiste a la si può vedere con un po' di attenzione anche negli spettrogrammi (quelli logaritmici).

Riporto qui un nuovo grafico con le due risposte in frequenza sovrapposte, così da rendere semplicissimo il confronto:

01_03 - Confronto analisi in frequenza log.gif

 

Le due curve gialle sono i canali della versione originale, le due curve rosse quelli del sample dal nastro.

La zona che va da 70Hz a 200Hz circa è quasi sovrapponibile; da 200Hz a 3kHz, la versione originale è progressivamente esaltata da 3 a 5 dB (e questo spiega sicuramente almeno una parte delle differenze timbriche riscontrate all'ascolto).

Da 3kHz a 10kHz le curve ritornano più o meno sovrapponibili, poi a partire da 12kHz la versione su CD ha una esaltazione fortissima rispetto al nastro, fino ad arrivare a circa +20 dB a 18 kHz !

In gamma bassa l'esaltazione c'è, eccome: trascurando ciò che avviene nella prima parte fino a 30Hz, a 40Hz il nastro è a +10 dB rispetto al CD, a 50Hz è a +8 dB ed a 60Hz a +5 dB... mica bruscolini !

Quirino Cieri (Operatore - Kenwood El. Italia S.p.A.)

 

 

Posted - 06/09/2010 :  00:30:14


quote:




quote:



Sarebbe stao forse più corretto scrivere:

a partire da 12000 hz il nastro ha un'attenuazione fortissima rispetto al cd fino ad arrivare a circa -20 db a 18 khz !


No, nel modo più assoluto. Se il nastro fosse così "massacrato" il suono risulterebbe del tutto "chiuso", le voci innaturali e ovattate, piatti e percussioni sparirebbero e si trasformerebbero in sbuffi incomprensibili.
Invece il dettaglio del nastro SPAZZA VIA il CD ORIGINALE su tutti i fronti: NON MANCA NIENTE, la voce è reale e presente come non l'avevo mai sentita e le percussioni sono vive e brillanti. E' il CD a risultare di fatto fastidioso e innaturale appena si alza troppo il volume....

Luca Franzesi


Personalmente sono della stessa idea di Luca e penso che quell'esaltazione sopra i 12kHz, per noi "puristi" che siamo abituati ad un approccio 'olistico' all'opera originale, risulta più o meno un sacrilegio; ma quando è stata fatta la prima trasposizione su CD poteva essere invece considerata utile ed "accattivante" al grande pubblico, secondo la mentalità dei discografici dell'epoca...

Non per niente, come si è scritto qui sul forum in altri thread, agli albori del CD molti discografici esaltavano per pure ragioni di marketing le gamme a bassa ed alta frequenza per far risaltare la migliore qualità del nuovo supporto rispetto al vinile ed ai nastri in cassetta (era solo l'inizio di una serie di comportamenti aberranti che ci hanno portato alla famigerata "loudness war", ma questa è un'altra storia...).

Si aggiunga poi una qualità non proprio 'audiophile' del convertitore utilizzato (che come è stato giustamente fatto notare, introduceva anche un leggero offset in DC) e, secondo me, questa è la spiegazione di quell'esaltazione.

Del resto è stato scritto qualche pagina fa che la "vera" versione di riferimento di The Wall, sotto tutti i parametri, è stata fino ad ora considerata quella dell'edizione OMR... bene, ecco il grafico a confronto tra il sample da nastro e l'edizione OMR (in rosso il nastro, in giallo l'OMR):

03_04 - Confronto analisi in frequenza log.gif

 

Qui si vede come le due curve di risposta in frequenza siano praticamente sovrapponibili per gran parte della gamma: le uniche differenze si possono riscontrare sotto i 40Hz (+5~6 dB il nastro) -per altro poco ascoltabili-, poi nella gamma 900Hz~3kHz (+2~3 dB l'OMR) ed infine sopra i 10kHz (+6~7 dB verso i 14kHz e +10~12 dB verso i 18 kHz l'OMR).

Ma questa differenza in gamma alta può essere benissimo dovuta alle tolleranze di azimuth delle testine di lettura tra i vari registratori intervenuti nel processo di copia, a partire da quello che ha letto il master fino a quello che ha inciso il nastro di Antonio; insomma, per concludere, secondo me a questo punto c'è ben più di un indizio che il contenuto più vicino al lavoro originale, arrivato finora a noi, sia davvero il CD OMR (ed in subordine, il nastro di Antonio).

Quirino Cieri (Operatore - Kenwood El. Italia S.p.A.)

 

 

Posted - 06/09/2010 :  14:49:30


OK, ho potuto effettuare le stesse misure anche sul sample 96/24; pubblico solo le tre più significative (statistiche complessive del sample, risposta in frequenza logaritmica e risposta in frequenza lineare).

05 - 96-24 - Statistiche.gif

 

05 - 96-24 normalizzato - Analisi in frequenza log.gif

 

05 - 96-24 normalizzato - Analisi in frequenza lin.gif

 

Mie considerazioni:

- Le statistiche del sample 96/24 confermano interamente quanto già visto nelle statistiche del campione 44.1/16 (N.3).

- La risposta in frequenza tra la versione 44.4/16 e la versione 96/24 è assolutamente identica, per quanto riguarda la gamma in comune.

Sinceri complimenti a chi ha effettuato la conversione 96/24 ed il downsampling a 44.1/16 (credo sia stato HDVS): le due curve sono praticamente sovrapponibili fino a 21 kHz, senza alcuna minima differenza, nemmeno all'estremo alto della gamma.
Non fate caso alla piccola differenza di livello tra le due curve (circa 3 dB costanti), presente nonostante anche il sample 96/24 sia stato normalizzato a 0 dB; ciò è dovuto solo alla maggior quantità di campioni presente nella curva a 96kHz, che mostra quindi un "contenuto energetico" superiore. Qualsiasi confronto con la curva originale va fatto quindi togliendo quei 3 dB al valore letto in queste due nuove curve.

- Il contenuto spettrale dopo i 21kHz è "curioso": si vedono nettamente cinque piccoli spikes che emergono dal rumore di fondo, di livello bassissimo (il più alto è a -85 dB, il più basso a circa -100 dB) e distanziati di circa 6 kHz uno dall'altro (più o meno a 24, 30, 36, 42 e 48 kHz).

Sinceramente non saprei spiegare la loro origine, ma sono certo che non possano avere la minima influenza all'ascolto, né possano causare alcun effetto collaterale.
Forse qualcuno che ci legge (magari lo stesso HDVS) è in grado di spiegarci da dove provengano, giusto per curiosità accademica ?

Quirino Cieri (Operatore - Kenwood El. Italia S.p.A.)

 

 

Posted - 06/09/2010 :  15:59:52


quote:




quote:



E dunque abbiamo conferma che il 44/16 dopo tutto è un formato ancora accettabile, se il downsampling è fatto bene....

Antonio


allora teniamoci stretto il CD 44.1 16bit, non sarà la perfezione, ma se il futuro è la musica liquida in MP3, non vorrei arrivare a rimpiangere il supporto ottico...

Fabrizio


Secondo me, no.

Non è solo un fatto di risposta in frequenza: come detto ormai moltissime volte nel forum (anche e soprattutto da persone ben più autorevoli di me), la pulizia globale del suono, la densità di informazioni, la capacità di ricostruzione della scena, le micro informazioni di ambienza etc. che una buona registrazione 96/24 riesce ampiamente a contenere, vengono molto ridotte o quasi del tutto perse in una registrazione tradizionale 44.1/16.

Se parliamo di trasferire in digitale delle vecchie registrazioni analogiche che all'epoca non si prefiggevano la massima qualità audio possibile (che so, un master di Donna Summer o di Celentano, giusto per dire due primi nomi che mi vengono in mente) allora sono convinto anch'io che il 44.1/16 vada più che bene; ma nel caso dei capolavori di gruppi come i Pink Floyd o di certe registrazioni di musica classica Decca da sempre considerate dei riferimenti, beh, allora il 96/24 è indispensabile (sempre a mio avviso: naturalmente tutte le opinioni differenti sono ben accette).

Quirino Cieri (Operatore - Kenwood El. Italia S.p.A.)

 

 

Posted - 06/09/2010 :  17:27:56


quote:



...Mi sono accattato il CD Echoes, perbacco si sente che è una meraviglia!
Posseggo il vinile originale stampato in francia e ripspetto ad altre edizioni è migliore, ma Echoes non lo fa rimpiangere affatto!...

Saluti
Lino


Ecco, ancora una splendida dimostrazione che non ci sono verità assolute nell'ascolto musicale e che quindi non ha mai senso esprimere tesi assolutiste in questo settore...

Nel caso di Lino, evidentemente, l'impostazione sonora che hanno voluto dare i tecnici EMI ad Echoes è ampiamente soddisfacente e sono davvero contento per lui che se la gode senza farsi alcun problema; a me, come detto, non ha convinto, ma -ripeto- questa è una mia personalissima opinione, che non pretendo assolutamente debba condizionare altri ascoltatori.

Rimane il fatto che la mia versione è clippata (saturata) in più punti, come ho dimostrato. Questo è un dato incontrovertibile. Se poi questi punti clippati siano realmente ascoltabili, è tutto un altro paio di maniche... solo un confronto A-B in tempo reale davanti ad un pannello misto di ascoltatori allenati potrebbe dimostrarlo con buona attendibilità.

Io non potevo però esimermi dal segnalare come nel processo di transfer non tutto sia andato nelle intenzioni "audiofile" dei committenti....

Quirino Cieri (Operatore - Kenwood El. Italia S.p.A.)

 

 

Posted - 07/09/2010 :  08:14:17


quote:



...Siamo sicuri poi che quei clipping siano presenti in tutto il CD?

Saluti
Lino


Ieri sera, incuriosito dalla questione dei clipping, ho fatto qualche altra velocissima prova di acquisizione di altri brani di Echoes.

No, i clipping ci sono solo in alcuni brani; anzi, in altri ho potuto riscontrare un lavoro di transfer pressoché perfetto sotto tutti i punti di vista (e questo mi fa leggermente inc...re, per ovvi motivi).

Non appena trovo il tempo continuo le analisi, poi apro un nuovo thread per non andare OT con questo...

Quirino Cieri (Operatore - Kenwood El. Italia S.p.A.)

 

 

 

27 marzo 2011

 

Ho continuato le analisi del CD “Echoes” per conto mio, senza pubblicarle sul forum.

Riporto qui i risultati dettagliati con le immagini delle forme d’onda di tutti i 26 brani del doppio CD, evidenziando poi alcune zone dei brani che contengono picchi clippati in maniera secondo me altamente discutibile (e personalmente inaccettabile, viste le finalità dell’opera in questione).

Non ho preso in considerazione quei brani che contengono picchi leggermente clippati, o comunque di durata talmente ridotta da non essere identificabili all’ascolto.

I brani con zone evidentemente clippate di cui più avanti riporto i dettagli sono i seguenti:

1.    Brano 3+4 del primo disco  (“The Happiest Days Of Our Lives” + “Another Brick In The Wall - Part 2”)

NOTA: La traccia 3 e la 4 sono distinte sul disco, ma in realtà sono unite nell’ascolto, cioè rappresentano una traccia unica.
E’ quella famosa “dell’elicottero” (traccia 3) e del coro dei bambini (traccia 4). Il clipping dei picchi è quindi pressoché identico nelle due tracce.

2.    Brano 6 del primo disco  (“Hey You”)

 

3.    Brano 3 del secondo disco (“The Fletcher Memorial Home”)

 

4.    Brano 4 del secondo disco (“Comfortably Numb”).

Ecco le forme d’onda di tutti i 26 brani (il titolo di ognuno è indicato in alto a sinistra in ogni immagine):

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Ed ecco ora i dettagli di alcune zone clippate nei 5 brani precedentemente indicati.

 

Brano 3+4 del primo disco  (“The Happiest Days Of Our Lives” + “Another Brick In The Wall - Part 2”).

Praticamente su ogni “battito” si nota il clipping:

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Brano 6 del primo disco  (“Hey You”)

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Brano 3 del secondo disco (“The Fletcher Memorial Home”)

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Brano 4 del secondo disco (“Comfortably Numb”).
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Conclusione

Dal momento che questa è poi la domanda fondamentale da farsi: si sentono i picchi clippati ?

Difficile dare una risposta valida per tutti e per tutte le situazioni, anche perché l’unico modo per dare una risposta certa è quella di poter fare il confronto con gli stessi brani, provenienti dallo stesso master utilizzato per Echoes, ma incisi su CD ad un livello inferiore tale da non causare picchi clippati...

Personalmente, ascoltando con attenzione e con una cuffia di riferimento (AKG K701) pilotata da un amplificatore adeguato (Docet “cuffiamp”), trovo che quei punti clippati lascino quantomeno una sensazione di “poca gradevolezza” e di suono “sporco”, con un’entità direttamente proporzionale alla durata del clipping.

L’ascolto in ambiente è meno rivelatore, tranne che con sistemi di riferimento (diffusori monitor JBL con amplificazione adeguata in ambiente con acustica adeguata), dove la sensazione suddetta è pressoché la stessa.

Ho voluto fare un’ulteriore prova: ho estratto dallo stesso brano tre picchi decisamente clippati e tre non clippati o al limite del clipping, poi tramite un programma di editing audio li ho “montati” in sequenza tra loro (clippato + non clippato + clippato + non clippato, etc.), così da poterli confrontare in fila uno con l’altro.

Risultato: confermo le sensazioni all’ascolto suddette.